28/06/2018
Val di Cembra: dove si sa muovere le montagne – Best Marketing Practise
Se ci fosse un posto dove si potessero smuovere le montagne, questo sarebbe la Val di Cembra. Non solo perché in tempi antichi queste si scavarono da un lato della valle per ricavarne le pietre per costruire dal lato opposto le case e terrazze per il vino e altre produzioni agricole e si estrasse anche il prezioso porfido, che impreziosisce le piazze di tutto il mondo. Ma si è riusciti anche in pochi anni a creare una cultura dell’accoglienza turistica con tutte le persone coinvolte con il contatto con l’ospite, che sia turista straniero o visitatore italiano. Un bell’esempio di come rimboccare le maniche per un turismo rispettoso dell’ambiente con pochi ma sostenibili cambiamenti, focalizzato sull’enogastronomia.
Sono stata per qualche giorno in Val di Cembra e lo ho potuto toccare con mano, cuore e pancia. Ed ecco la mia intervista a Mara Lona , la coordinatrice del programma e del Consorzio Cembrani DOC.
Mara Lona, preparatissima e sempre disponibile per presentare i pregi della sua valle.
Foto Katrin Walter
L’intervista sul marketing territoriale in Val di Cembra
Katrin: Cara Mara grazie della tua compagnia durante il mio bel soggiorno in Val di Cembra. Mi sono trovata proprio bene ma sono anche curiosa e vorrei, insieme a te, guardare un pochino dietro le quinte, analizzare il successo e vedere il potenziale della Val di Cembra. Iniziamo con un evento recente … Mara: Certo! Il 10 giugno si è svolto “Baite Aperte”, un evento durante il quale abbiamo accolto tra le baite di campagna di Cembra oltre 400 visitatori per un pranzo a chilometro zero dall’antipasto al dolce abbinato ai vini, spumanti e grappe dei Cembrani DOC. E per ottobre stiamo già preparando la 4° edizione delle “Caneve Aperte”, una cena sempre con la stessa filosofia, che registra più di mille commensali. E’ un modo per presentare i prodotti made in Val di Cembra, scoprirli assieme al produttore e degustarli nelle zone dove hanno origine.
Spuntino con gustosi formaggi e salumi artigiani presso il Rifugio Alpino al Lago Santo gestita da Stefano Graffer con la Birra di Neve fatto con 60% di neve e 40% d’acqua con luppolo selvatico … un invito a far l’amore con il Trentino.
Katrin: Quanti turisti vengono ogni anno in Val di Cembra?
Mara: La Val di Cembra è un territorio escluso dalle grandi masse turistiche, dove le persone vengono per rigenerarsi, rientrare in contatto con la natura e godere di un turismo slow fatto di buon cibo e ottimi vini. I numeri sono in crescita esponenziale negli ultimi cinque anni e lo scorso anno abbiamo registrato 17.000 arrivi per circa 52.000 presenze.
Nella Val di Cembra è tutto in salita: le rocce, il bosco, i vigneti e le presenze turistiche.
Foto: Luciano Lona
Katrin: Esiste un periodo migliore per visitare il vostro territorio?Mara: Sono un po’ di parte, la Val di Cembra è bella in qualsiasi stagione. In inverno, i vigneti spogli permettono di inseguire con lo sguardo gli oltre settecento chilometri di muretti a secco, spesso imbiancati. In primavera è un tripudio di colori e fiori che rinfrancano l’animo. In estate il verdeggiante lussurioso dei vigneti terrazzati e dei boschi trasmettono un immediato senso di vacanza e serenità. L’autunno conquista con i colori del foliage, dipingendo una tavolozza dalle mille sfumature che fa davvero sognare. Ogni stagione è poi animata dalle comunità con eventi, manifestazioni e occasioni per vivere appieno il territorio.
Ma anche la storia e cultura si può scoprire. Qui nella Chiesa San Pietro in Cembra con Alfonso Lettieri, che ha tanto da raccontare, per esempio che nel campanile si trova una campana con circa 70 nomi e cognomi di cembrani caduti in guerra “per imperitura memoria”. Foto: Dieter Kapitz
E si può pure fare il trekking con Alpaca tra le vigne in Val di Cembra. Nella Foto: Dieter Kapitz, Ilaria Baldo di Silpaca, Katrin Walter, Manolo, Cynar, Cacao (che vi volta il suo dietro) e Artù. Ultime due foto: Mara Lona
Katrin: Sono stata molto impressionata dell’approccio di tutte le persone e degli imprenditori nella Val di Cembra. Mi hai raccontato che è partito in maniera strutturata un programma di sviluppo e educazione svolto nella valle. Mi puoi raccontare di più? Era un vero Marketing-Coup …
Katrin: Sono stata molto impressionata dell’approccio di tutte le persone e degli imprenditori nella Val di Cembra. Mi hai raccontato che è partito in maniera strutturata un programma di sviluppo e educazione svolto nella valle. Mi puoi raccontare di più? Era un vero Marketing-Coup …
Mara: Siamo un territorio di mezza montagna, che non ha piste da sci e alte cime da scalare, perciò siamo sempre rimasti un po’ marginali ai grandi flussi turistici trentini che sceglievano la nostra regione per lo sci o per i grandi trekking. Con il cambiamento della filosofia turistica e un interesse sempre crescente verso l’enogastronomia, ecco che la Val di Cembra e i suoi imprenditori hanno iniziato a mettersi in gioco per costruire un prodotto turistico enogastronomico di qualità, attento a un turismo slow-nella tradizione di slow food e slow-wine.
Il consorzio dei Cembrani DOC, supportati economicamente anche dalla Comunità di Valle e dall’Azienda di Promozione Turistica Pinè Cembra, in collaborazione con la Strada del Vino del Trentino, ha organizzato e gestito dei corsi di formazione per garantire un’accoglienza preparata sul territorio e sui suoi prodotti. Le strutture ricettive sono il nostro primo biglietto da visita e l’importanza della loro preparazione è fondamentale per garantire al visitatore una vacanza al top. Siamo facilitati in questo vista l’indole accogliente delle persone che qui vivono e lavorano, come hai potuto toccare con mano.

Accoglienza perfetta con Sara Zanotelli dell’omonima macelleria storica a Cembra. Ho proprio sfruttato del sapere concentrato della loro filiera di carne completa: dall’allevamento alla vendita diretta.

La carne salada, la carne fumada, il salame, la luganega stagionata, lo speck … qui presso Zanotelli si trovano ancora i sapori di un tempo … una prelibatezza dalla Val di Cembra.

Osservato i prodotti della macelleria, andiamo ad approfondire le buone pratiche, quasi il benchmark per un marketing territoriale d’eccellenza. Ultime tre foto: Mara Lona
Katrin: Cose comprendeva il programma? E ci sono ravviamenti?
Mara: Abbiamo iniziato con un approfondimento
- del settore enologico (vini, spumanti e grappe),
- del settore gastronomico (in particolare salumi e formaggi e ricette della tradizione),
- il prodotto turistico in aree rurali (ovvero la cultura dell’accoglienza) e
- una formazione sul territorio e le mete turistiche.
I corsi sono stati strutturati con ore in aula e con ore di laboratori, visite, educational in altri territori che prima di noi hanno creato del turismo enogastronomico il loro core-business. A completamento del corso è stato creato un nuovo materiale divulgativo, ovvero una cartina dove il turista trova mete ambientali, percorsi di trekking, una guida ai prodotti tipici, dove acquistarli, gli alberghi, i ristoranti, i bar, i punti di informazione turistica, tutto ciò che può interessare un visitatore.
I corsi vengono riproposti annualmente affrontando tematiche diverse, per esempio corsi sugli aperitivi con prodotti tipici, ricette antiche della nostra tradizione culinaria, approfondimenti in genere sull’enogastronomia.

Una vista mozzafiato si trova a ogni piè sospinto. Foto: Katrin Walter
Katrin: Mi interessano anche i costi e i risultati. Quanto avete investito per tale programma oltre del tempo?
Mara: Il progetto iniziale ha avuto un costo di circa 30.000 euro totali. Il primo programma si è svolto in autunno-inverno 2012/2013 e, ora, dopo cinque anni oltre ad aver registrato un aumento di arrivi turistici e di un turismo abituale in crescita, abbiamo notato una crescita di consapevolezza della potenzialità turistica del territorio.

In autunno la Val di Cembra conquista con i colori caldi del foliage, spettacolare. Foto: Luciano Lona
Katrin: Non mi sembra neanche una cifra eccessiva per il grande salto di qualità che si nota in Val di Cembra e per le tante opzioni che si offrono. I quali, ora, quasi tutti, dal macellaio, l’agriturismo, il ristorante alla cantina, possono raccontare al turista il territorio che non deve più passare per l’ufficio APT in Cembra. Poi, avete tanti sentieri ed escursioni tematici ben descritti che attirano non solo il turista consapevole ma anche gli abitanti stessi. Quali sono esattamente?
Mara: Tutti i nostri boschi e campagne si prestano a delle escursioni libere e negli anni ne sono state mappate e tematizzate solo alcune: Sentiero delle Piramidi di Segonzano, Sentiero Botanico Naturalistico, Sentiero dei Vecchi Mestieri con i mulini restaurati, Sentiero Dürerweg, Sentiero della Rosa ed è in fase di ultimazione il Sentiero dell’Uva.

I sentieri sono percorribili tutto l’anno e sono dotati di una segnaletica precisa. Foto: Katrin Walter
Katrin: Quanti turisti passano questi sentieri per anno?
Mara: Non abbiamo dati registrati in merito, ma posso dirti che solo alle Piramidi di Terra di Segonzano vengono registrati circa 50.000 ingressi annuali. È molto frequentato durante il periodo scolastico da gruppi provenienti da tutta Italia e dall’estero; nel periodo estivo (da maggio a ottobre) diventa meta di turisti soggiornanti in valle e nelle aree turistiche limitrofe, appartenenti a un target più variegato (famiglie e giovani, campi estivi). E poi da tutti quelli che arrivano per mangiare e bere bene.
Le Piramidi di Segonzano, un capolavoro della natura. Foto: Katrin Walter – simply walter
Katrin: Esiste un interesse particolare, cioè un sentiero amato di più?
Mara: Sicuramente il più frequentato è quello dell’area naturalistica delle Piramidi di terra di Segonzano e, a seguire il Dürerweg e il Sentiero Europeo E5, soprattutto in primavera e in autunno, che in alcuni tratti coincidono (Lago Santo, Cembra, Castello di Segonzano, Piramidi …) Molti sentieri sono segnati in cartina e sono scaricabili da outdoor-active (anche da mobile) all’indirizzo http://www.visitpinecembra.it/territorio/mappe-e-itinerari, supportate in lingua italiana, inglese e in tedesco. E, poi, il nostro A.P.T. organizza pacchetti vacanza tematici e, a richiesta, organizza trekking, visite guidate e degustazioni. Info: infocembra@visitpincembra.it
Albrecht Dürer era proprio un ragazzo carino e qui abbellisce il muro della Cantina di Cembra che ha proprio una linea di prodotti del nome Dürer·Weg. Foto: Katrin Walter
Katrin: E tu stessa hai un luogo nella valle che ami di più e perché?
Mara: Personalmente sono molto affezionati ai luoghi della mia infanzia, perciò Lisignago con la Chiesa di San Leonardo, la montagna della Maderlina con la baita del mio nonno e il Lago Santo dove abbiamo fatto con gli amici le prime nuotate e trascorso pomeriggi di relax.